Il 16/08/2025, all’età di 89 anni, un simbolo della televisione italiana ci ha lasciati: Pippo Baudo. Presentatore e conduttore per eccellenza, che ha segnato il cuori di tutti gli italiani con la sua bravura e l’amore per il suo lavoro dagli anni sessanta fino ad oggi.
La biografia di Baudo: l’inizio della sua carriera
Nato a Militello in Val di Catania con il nome di Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo il 7 giugno 1936, ha fatto un grande percorso nel mondo della tv, legando con numerosi programmi e conducendo ben tredici edizioni dei Festival di Sanremo. L’inizio del suo successo risale a metà degli Anni Sessanta, con il programma Settevoci. Dopo Eccetera, eccetera nel 1967, mette per la prima volta piede sul palco dell’Ariston, nel 1968. Nello stesso periodo conduce anche Un disco per l’estate, programma in cui riapparirà anche in altre occasioni. Assieme a Mike Buongiorno, Corrado Mantoni ed Enzo Tortora, fece parte a uno dei momenti più belli della televisione italiana: Sabato Sera, noto programma condotto dalla splendida Mina.
Negli Anni Settanta conduce vari quiz televisivi, come Spaccaquindici, Un colpo di fortuna e Chi?. Nel ’77, con l’arrivo di vari programmi come Secondo voi e Domenica In, comincia a conoscere nuovi volti emergenti della televisione italiana, come Heather Parisi, Beppe Grillo e Fioretta Mari. Nel 1979 Baudo lancia Luna Park, condotto da Tina Turner, e prende il controllo di Domenica In, rendendolo un programma di grande successo.
L’apice del suo successo
Gli Anni 80, rappresentano per Pippo Baudo l’apice del successo nella sua carriera spettacolare. Diventa uno dei volti di Raiuno, dove dal 1984 al 1986 conduce Fantastico, il programma preferito dagli ascoltatori stellari, dove inoltre lancia noti personaggi, come Lorella Cuccarini, Alessandra Martines e Tosca D’Aquino. Gli Anni 90 ricordano il ritorno di Baudo nella Rai. In qualità di direttore artistico di Rauno, lancia un nuovo quiz, Luna Park, che raggiunge il massimo degli ascolti e supera La ruota della fortuna di Mike Buongiorno.
Nel 2004 arrivano i primi 50 anni della televisione italiana, Baudo conduce il programma televisivo Cinquanta, e il 3 gennaio 2004 viene trasmessa una puntata intitolata “Buon compleanno Tv”, in onore della storia della televisione, di chi l’ha fatta e di chi l’ha vista. Mentre, nel 2009 Baudo viene festeggiato in tv per i suoi 50 anni di carriera televisiva. Nel 2011 arrivano le celebrazioni dell’Unità d’Italia ricordati nella trasmissione intitolata Centocinquanta, e la Rai affida a Baudo e Bruno Vespa il programma degli eventi. Ma, il rapporto tra i due conduttori non è uno dei migliori, peggiorando durante una lite dietro le quinte, nonostante il programma avesse riscontrato un buon successo.
Baudo prosegue il suo percorso televisivo fino al 2014-2015, quando per la prima volta in cinquant’anni non conduce nessun programma televisivo, ma partecipa solamente come ospite. Farà solamente un piccolo ritorno tra il 2016-2017, per presentare la tredicesima edizione di Domenica In. Entra anche nel programma di Rai 2, I fatti vostri, con la rubrica chiamata “Storie di televisione“, dove Baudo ripercorre tutta la storia della Rai. Per celebrare i 60 anni di carriera e gli 83 anni di Baudo, la Rai decide di dedicargli uno show in prima serata dal titolo “Buon compleanno…Pippo”, un piccolo omaggio a un grande simbolo della tv.
Le conduzioni record a Sanremo
Oltre ad aver lasciato il segno nella storia della Rai, Pippo Baudo ha avuto anche un grande peso nei Festival di Sanremo, basta sapere che la struttura di cinque serate fu una sua idea, come anche la sigla “Perché Sanremo è Sanremo”, tutto frutto del suo ingegno. La prima apparizione di Baudo a Sanremo ci fu nel 1968, al casinò di Sanremo. La canzone che ne uscì vittoriosa fu Canzone per te, di Sergio Endrigo e Roberto Carlos. Di quell’edizione rimane memorabile l’interruzione di Baudo nei confronti di Louis Armstrong. Il trombettista era convinto di dover fare la sua breve esibizione, ma andava a scontrarsi con i tempi televisivi che richiedevano dei blocchi precisi. Allora Baudo, dimostrando la sua forte capacità di intrattenere un pubblico importante con ironia, salì sul palco scuotendo un fazzoletto bianco come simbolo di resa.
Nel secondo Festival di Baudo, dove vinsero Al Bano e Romina Power con Ci sarà, lui ebbe il compito di lanciare importanti nomi della musica italiana, come Ramazzotti, Laura Pausini e Giorgia. L’anno dopo, tornò alla conduzione e assistette, in parte divertito e in parte sconcertato, alle fan in attesa dei Duran Duran, ospiti di quell’edizione. Tornò nel 1987, nell’edizione in cui trionfò il trio formato da Ruggeri, Morandi e Tozzi con il brano Si può dare di più. Quell’edizione resta ancora oggi l’edizione più vista nella storia della kermesse canora. Dal 1992 al 1995 Pippo Baudo divenne uno dei volti principali del Festival di Sanremo, di cui nel 1994 divenne anche direttore artistico.
I trionfi e la fine del suo percorso a Sanremo
Una delle edizioni più famose tra quelle condotte da Baudo è quella del 1995, quando l’operaio Giuseppe Pagano minacciò di suicidarsi in diretta, gettandosi dalla balconata del teatro dell’Ariston. Fortunatamente, il brusco gesto venne fermato proprio da Baudo, che riuscì a convincere l’uomo a mettersi in salvo. Anni dopo, Pagano ammise di aver inscenato tutto per finire in tv e ricevere attenzioni, ma il coraggioso gesto di Pippo Baudo rimase comunque impresso. Nel 2002, quando tornò a Sanremo dopo una pausa di sei anni, Baudo riportò a Sanremo anche Roberto Benigni, che mancava da diciannove anni. Dopo le conduzioni del 2003 e del 2007, Pippo Baudo tornò per l’ultima volta al Festival di Sanremo come conduttore. A trionfare, quell’anno, fu Colpo di fulmine, brano da Giò di Tonno e Lola Ponce.
Queste sono solo alcune delle numerose tappe di Baudo all’interno di Sanremo, dato che sarebbe impossibile descrivere ogni dettaglio e ogni sua decisione presa nel Festival, ma rimarrà sempre impresso nella mente e nel cuore di tutti coloro che hanno seguito il suo percorso e ogni suo successo sin dall’inizio.
Lascia un commento