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Il Municipio IX si trasforma: passato, presente, futuro dell’Eur

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Lunedì 27 ottobre, presso il polo museale “La Vaccheria”, ha avuto luogo l’evento “Il Municipio IX si trasforma. Passato, presente, futuro dell’Eur”. Un incontro che entra a far parte del ciclo di giornate pensate dal IX Municipio per raccontare i luoghi del territorio, trattandone storia, cambiamenti e innovazioni, con le voci delle figure che li vivono ogni giorno. Uno scambio di opinioni e discussioni su futuri progetti, tra cittadini, istituzioni e politici spinti dal collettivo interesse per il luogo che amano. La giornata, tenuta e presentata dalla Presidente del IX Municipio Titti Di Salvo, ha riunito importanti personaggi della politica e dell’economia per discutere di tematiche come la mobilità, l’istruzione, e il bagaglio culturale del quadrante dell’Eur.

Senza cambiamento non c’è città. Siamo alla nostra terza conferenza. Abbiamo iniziato il 31 marzo. Raccontiamo preziosi spaccati che mettono insieme perle di presenze, di conseguenze, e di azioni, parliamo delle varie scelte nella modalità dell’urbanistica e della cultura. Alla fine di questo viaggio avremo un tesoro di informazioni, dati e opere pubbliche. La nostra visione delle trasformazioni della città e del Municipio è di agire come soggetti che rappresentano le opinioni di cittadini, ma si propongono come soggetti che fanno politiche. Vuol dire agire con politiche pubbliche alimentate dalla rigenerazione degli spazi pubblici, per un territorio vasto e omogeneo. Spazi pubblici di comunità per dare senso e umanità ad un perimetro che altrimenti si caratterizzerebbe in un modo diverso.

L’Eur è un polo finanziario che ospita moltissime presenze significative. È un polo museale, un polo turistico. E anche un luogo di grandi scambi commerciali. Un polo direzionale, finanziario, culturale e turistico che ha bisogno di una rete. Il ruolo del Municipio è quello di formare e poi fare parte di questa rete. L’Eur è la Roma contemporanea, la smart city”. Ha detto la Presidente del IX Municipio.

Tra gli ospiti, l’ex sindaco Francesco Rutelli, personaggi di rilievo come Paola Angelucci, Maurizio Veloccia, Giuseppe Roma e il Dirigente Scolastico dell’IISS Leon Battista Alberti, Dott. Vincenzo Lenzoni, con i ragazzi dell’Istituto invitati a parlare alla conferenza per rappresentare l’importanza centrale di questa scuola nel territorio.

La Vaccheria

Il quartiere dell’Eur

L’Eur è un quartiere con delle imponenti fondamenta storiche. Progettato negli Anni 30, era stato pensato per essere teatro dell’Esposizione Universale del 1942. Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale non rese possibile il termine dei lavori di costruzione di edifici e monumenti. La maggior parte di questi venne terminata infatti solo negli Anni 50.

Il suo sviluppo, continuato anche nel 1960 con le Olimpiadi di Roma, non ha più registrato battute d’arresto, portando ai giorni nostri il quartiere ad essere la fusione tra un passato e un presente che rivolgono il loro sguardo al futuro. Si tratta di un’area con numerose potenzialità, che racchiude tecnologia, sostenibilità, commercio e turismo, conservando arte e istruzione.

La conferenza è cominciata con un omaggio al regista Federico Fellini, che in un documentario, passeggiando per l’Eur, parla della sua concezione del quartiere: “È un’ opera d’arte, sospesa, con case vuote occupate da statue, con un senso di provvisorio. Una città capace di essere inventata giorno per giorno.

Dopo queste parole sono intervenuti Francesco Rutelli e Giuseppe Cerasa, per ricordare la storia dell’Eur, spiegando come partendo dalle radici si possa costruire e innovare.

Fellini è stato innamorato dell’Eur e lo descrive come scenario ideale per un fondale aggiuntivo di Cinecittà. L’Eur ha un valore particolare per le sue incessanti stratificazioni continuative. Senza trasformazioni non c’è città. È stata la casa di Ungaretti, Pasolini, Sergio Leone ed Ennio Morricone. Una prova della passata annotazione storica culturale è la scultura di un giovane che fa il saluto romano fatta da Italo Griselli nel ’38. Concepito come il genio del fascismo, prima ancora di Olimpiadi e grandi impianti sportivi. La storia ci appartiene, l’importante è saper imporre nuove strategie. La contemporaneità deve essere animata da una coscienza e un’accortezza dei fatti storici”.

Mentre Giuseppe Cerasa, ha evidenziato quanto sia fondamentale ristrutturare per evolversi, mantenendo il valore della storia:

L’Eur è un quartiere che vive al contrario. È sospeso tra passato e futuro. Una città nella città, con un’architettura razionalista e contemporanea. Si deve avere il coraggio di restaurare il sistema artistico. La storia di Roma, il museo dell’arte antica. Il passato degli avi sta all’Eur.

Palazzo della Civiltà Italiana

Eur smart city

La capacità del quartiere di avere spazi verdi, monumenti, scuole, e sedi centrali di importanti crediti lo rende un luogo adatto alla crescita dello sviluppo. Per questo è nato il progetto Eur District, che ridisegna la destinazione del quartiere poggiando le sue fondamenta su sostenibilità, benessere dei cittadini e innovazione:

Eur District è un marchio per dare riconoscibilità e identificazione al territorio con eventi come la Notte Bianca, un momento ricorrente e atteso di vetrina di tutte le associazioni del luogo. O lo spazio pubblico della Vaccheria, ristrutturata a partire dal 2009, che presenta una parte dedicata a giovani artisti che possono esporre le loro opere gratuitamente. Un’idea per la città come nuovo spazio culturale di Roma, per i giovani artisti, che si è caratterizzata come casa romana della pop art. L’idea del turismo a Roma per offrire e specializzare l’arte“. Ha detto Titti Di Salvo, seguita da Giuseppe Roma, Presidente di AICC, associazione imprese culturali e creative di Confindustria, che si è espresso riguardo al progresso del quartiere:

”L’Eur deve avere un ruolo nella comunicazione dell’idea di quello che vogliamo fare nel futuro. Non lo si deve pensare come un’estensione della città dal centro, ma come una porta della città. Roma, nei prossimi dieci anni, sarà una città demograficamente consistente. Ciò vuol dire che ci sarà capacità di commercio e di valore aggiunto, ma il problema sarà la riduzione della popolazione in età lavorativa e il rapporto tra immigrazione ed emigrazione. Rischiamo di avere meno occupati, quindi meno reddito disponibile, che porta al bisogno di diminuire nei consumi.

Qui entra in gioco l’Eur. Secondo uno dei recenti Nobel dell’economia, a fare lo sviluppo è il collegamento tra filosofi e artigiani; uno dei punti essenziali è mettere in comunicazione le varie risorse produttive, oltre al polo terziario, il settore della moda, i musei e i congressi. Come possiamo trovare una definizione sintetica di quello che l’Eur possiede? È un distretto della creatività tecnologica, il futuro della moda, dei musei. È fatto da un insieme di competenze che si sedimentano e rendono la città vivente, pulsante. Una ricchezza che crea il futuro.

Laghetto dell’Eur

Successivamente, Claudio Carserà ha introdotto la società del territorio, la Eur S.P.A., che mira a preservare il patrimonio del quartiere, considerando l’importanza di una rete unita con le sue istituzioni:

Eur S.P.A. è una Società di mercato. Abbiamo una gran parte del patrimonio pubblico sul territorio dell’Eur. Siamo un operatore importante per il territorio, e abbiamo ripreso un’ottima collaborazione con Municipio e Comune di Roma, con un patrimonio concentrato in un’area dove si può osare molto. È una collaborazione attiva che ci permette di immaginare insieme molte cose, tra cui l’idea di fare una rete nel quartiere”.

Mentre Monica Lucarelli, Assessora alle attività produttive e alle pari opportunità, ha citato il successo dell‘Eur come zona attrattiva per investitori e esperti delle nuove tecnologie:

Roma è conosciuta per la sua bellezza, per la storia dei monumenti, meno per la sua arte contemporanea. L’Eur è un luogo capace di attrarre investimenti. È il ponte tra passato e futuro. Si parla di tecnologia e inclusione per rappresentare la vocazione di unire. In quest’ottica, è un territorio su cui si sta facendo molto. Tante aziende hanno deciso di spostare la propria sede principale all’EUR, e questo è un riconoscimento del potenziale di questo territorio”.

Eur: sicurezza, territorio, attrazioni e mobilità

Durante l’incontro si è trattato anche di sicurezza, definizione degli spazi, scuola, attrattive per i giovani e mobilità con strade agibili; punti fondamentali che caratterizzano un territorio.

Maurizio Veloccia (Assessore all’Urbanistica) ha parlato della concezione degli spazi del quadrante che hanno saputo rigenerarsi nel tempo, formando un luogo con edifici storici ma anche d’innovazione, simbolo di futuro:

L’Eur nasce con l’idea di riposizionare lo sviluppo della città, ha una storia travagliata di una pianificazione interrotta con la guerra, con opere che saranno terminate solo negli Anni 50. È un quartiere che presenta una quantità di spazi aperti invidiabili, un quartiere che c’è l’ha fatta, che ha alcune opere come La Nuvola che hanno saputo guardare al futuro. È una città con un’ambizione che va nutrita tutti i giorni.”

Massimo Marino, Dirigente della Polizia di Stato, ha portato il focus sulle forze dell’ordine e sulla messa in sicurezza dell’Eur, vista come una cooperazione tra istituzioni e cittadini:

Sono sei mesi che dirigo il distretto Esposizioni, è una zona molto vasta, dove cerchiamo di lavorare sulla creazione di sicurezza tramite la collaborazione, che vuol dire avere contatti diretti con Municipio, Finanza, Carabinieri e cittadini. Bisogna cercare di intervenire e avere uno scambio di informazioni con la Polizia di Stato”.

A seguire, Erica Battaglia ha esposto gli obiettivi e la visione del IX Municipio, che tende a ricercare la vocazione della città abbracciando il progresso:

Ci eravamo dati l’obiettivo di vedere il IX Municipio come il Municipio della cultura, e ora l’idea si inizia a vedere ed interpretare, dalla Nuvola alla Vaccheria. La parola d’ordine della trasformazione la unirei con la parola identità, che è un tema di amore per i propri territori, un senso di appartenenza che allontana la devianza e il degrado, avvicinando il senso della comunità. Nelle parole trasformazione, identità e comunità c’è tanto del lavoro che sta facendo il IX Municipio, che è quello di restituire a Roma la vocazione di una città che non ha paura di trasformarsi”. Ha detto la Presidente della Commissione Cultura.

Giovanni Caudo, Presidente commissione PNRR, invece parla del progetto che aveva l’Eur e di ciò che è diventato:

L’Eur è nato per dare un orientamento. Intorno a quelle che erano le 42 è nata una città abbastanza ricca e complicata da tenere insieme. Questo è uno dei pochi territori che concepiva l’idea di costruire una città sparsa.

Basilica dei Santi Pietro e Paolo

Poi Paola Angelucci rimarca il tema dell’istruzione che, senza distinzioni, in un unico grande insieme, deve svilupparsi e restare per i giovani:

La scuola è il motore per la crescita. In questo quadrante ci sono pochi giovani, ma non vuol dire che non sia il fattore scatenante dell’innovazione. La periferia e il centro sono delle elaborazioni borghesi. L’Eur è il centro di una periferia. Ci sono tantissime scuole sul territorio che permettono la crescita di una comunità dall’aggregazione di scuole statali, in convenzione e private. Perché se la scuola deve crescere, deve crescere tutta insieme”. Spiega l’Assessora.

Infine, un momento sulla mobilità delle strade, la gestione del quartiere, i trasporti pubblici e la sicurezza stradale, con gli interventi degli Assessori Ludovica Tranquilli ed Eugenio Patanè.

L’Eur è un insieme di tante competenze. In questi anni si è lavorato molto per modificare l’approccio.Ci sono delle strade che con fatica si è lavorato per riuscire a sbloccare e sistemare, mettendole in sicurezza. L’Eur è un sistema urbano contemporaneo, perché è il nostro stesso linguaggio comune, che ci identifica, dove tutti siamo passati, è un riconoscersi. Ha detto l’Assessora municipale dei lavori pubblici.

Chiudono le parole di Patanè sulla zona della periferia e i suoi collegamenti strategici:

Parliamo di mobilità. Da quando siamo arrivati abbiamo cominciato a lavorare per attuare. Nelle periferie abbiamo ricreato una nuova centralità di attenzione, ristabilendo una flotta periferica, che nelle periferie è un successo. I progetti non finiscono con il trasporto pubblico fine a se stesso. La viabilità locale deve essere preservata. Uno dei temi principali era ed è la sicurezza stradale. Anche le ciclabili sono un punto importante della sicurezza stradale”.

Giardino delle Cascate

Il ruolo dell’Alberti

Un momento della conferenza è stato interamente dedicato all’Istituto Superiore Leon Battista Alberti, che con i suoi alunni e il suo modo di fare scuola partecipa alla vita del territorio con attività ed eventi, restando un punto di riferimento per centinaia di ragazzi, nel panorama variegato dell’Eur. Un luogo d’istruzione che tiene alla collaborazione con il IX Municipio di Roma, per fornire ai suoi giovani studenti opportunità, esperienze e attività di inclusione. Il Dirigente Scolastico dell’IISS Leon Battista Alberti, Dott. Vincenzo Lenzoni, ha tenuto un discorso ringraziando il lavoro delle istituzioni e dei presenti, volto a rendere migliore il quartiere, omaggiando la splendida cornice dell’Eur e sottolineando il vero valore intrinseco del territorio: le persone che lo vivono, che gli donano una voce. Infine, ha citato le attività svolte dalla scuola con i ragazzi e le ragazze dell’Istituto.

Abbiamo ascoltato con amore tutto il vostro lavoro, perché si vede che lavorate con cuore e passione. L’Eur non è soltanto uffici e musei, ma è fatto anche di voci, le voci dei nostri alunni, le voci del tessuto sociale, di genitori e docenti, che ogni giorno svolgono tante attività progettuali, oltre al fare scuola, che amano il loro territorio, e sono in stretto contatto con la propria terra.

E proprio qui abbiamo realizzato diverse attività progettuali, come istituto superiore, infatti, oltre gli indirizzi di amministrazione finanza e marketing con curvatura SIA, abbiamo Sistema Moda e CAT, costruzioni ambiente e territorio. Anche l’anno scorso c’è stata una sfilata di moda, con il patrocinio del Comune di Roma, della nona municipalità e con la Presidente Di Salvo, dove l’intento era fare beneficenza. Si era attivato un codice QR attraverso il quale è stato possibile fare delle donazioni in favore dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù.

Un enorme successo, l’abbiamo realizzato proprio nel museo della Vaccheria ed è stato un evento particolarmente emozionante, perché i ragazzi hanno realizzato dei capi, dei vestiti, e tra questi anche abiti che erano stati progettati da una studentessa che purtroppo non c’è più, in quanto un male incurabile l’ha portata via.

Molto velocemente volevo ringraziare tutti i presenti e mostrare in un piccolo book fotografico le principali attività che il Leon Battista Alberti ha svolto e continuerà a svolgere sul territorio. Grazie a tutti”.

Per terminare l’evento una presentazione tenuta dal professor Andrea Lambertucci e dalle alunne della 5B Moda, per illustrare i progetti e le attività tenute dalla scuola tramite eventi, sfilate e lavori realizzati con passione e dedizione dagli studenti dell’Alberti.

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