Si è spento oggi 4 settembre, nella sua amata Milano, Giorgio Armani. Lo stilista e imprenditore, che ha portato un grande contributo nel mondo della moda con il suo stile, simbolo di un’eleganza senza tempo, aveva 91 anni.
È un comunicato dell’ufficio del brand Armani ad informare il pubblico della triste notizia: “Con infinito cordoglio, il gruppo Armani annuncia la scomparsa del suo ideatore, fondatore e instancabile motore. Il signor Armani, come è sempre stato chiamato con rispetto e ammirazione da dipendenti e collaboratori, si è spento serenamente, circondato dai suoi cari. Infaticabile, ha lavorato fino agli ultimi giorni”.
Nella nota anche i pensieri di dipendenti e famigliari: “In questa azienda ci siamo sempre sentiti parte di una famiglia. Oggi, con profonda commozione, sentiamo il vuoto che lascia chi questa famiglia l’ha fondata e fatta crescere con visione, passione e dedizione. Ma è proprio nel suo spirito che insieme, noi dipendenti e i familiari che sempre hanno lavorato al fianco del signor Armani, ci impegniamo a proteggere ciò che ha costruito e a portare avanti la sua azienda nella sua memoria, con rispetto, responsabilità e amore”.
Un’icona della moda
Alcune preoccupazioni sul suo stato di salute erano iniziate qualche mese fa, quando per un ricovero ospedaliero a seguito di un infezione polmonare, “Re Giorgio” non era riuscito a presenziare alla sfilata della sua collezione a giugno. Aveva passato quest’ultima estate a Forte dei Marmi, senza mostrare problemi di salute. Lavorava ai look per la sfilata della prossima fashion week con cui avrebbe festeggiato cinquant’anni di carriera.
Il pioniere della moda, nato l’11 luglio 1934, ha vissuto una carriera costellata di successi, portando nel mondo della moda innovazione e raffinatezza. Lascia un impero con un patrimonio stimato di 12 miliardi di dollari. La sua successione, come già aveva detto in precedenza, sarà “una graduale transizione delle responsabilità verso le persone a me più vicine”. Tra queste aveva citato il suo compagno e collaboratore di vecchia data, Leo Dell’Orco.
La Prof.ssa Valeria Magistro, Vicepreside del nostro Istituto e autrice di libri e articoli sulla moda e il mondo del fashion, ha commentato così la triste notizia:
“Un nome che ha riscritto le regole dell’eleganza, togliendo il superfluo: dignità, essenzialità, potere silenzioso. Usava le linee pure, i colori neutri. Tessuti morbidi e sobrietà erano la sua forza. Diceva che lo stile è una questione di misura, che il lusso vero è sapere chi si è, e che l’eleganza è ciò che resta quando tutto il resto passa”.
Non si sa quale nuova direzione prenderà ora la casa Armani. Per il momento, l’icona che l’ha fondata ha lasciato un segno indelebile tra giacche destrutturate, linee sinuose, e tessuti preziosi. Ha saputo dettare tendenze con il suo modo di vedere la moda.
In fondo, diceva, “L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare”.
I funerali saranno svolti in privato. Per il pubblico sarà allestita un camera ardente dal 6 al 7 settembre dalle 9 alle 18 presso l’Armani/Teatro di via Bergognone 59 a Milano.
Lascia un commento