Tra le mura dell’Istituto Alberti un coro di giovani studenti non passa inosservato. La musica è sicuramente una forma d’arte capace di trasmettere emozioni e comunicare, che se unita a passione e dedizione può aiutare ad esprimersi.
Un potente mezzo, sicuramente facile all’uso per i giovani cantanti dell’Alberti Sound Lab. Il corso canoro dell’Istituto, diretto dal Professore e Maestro di Canto Dario Ciotoli, che non si limita all’interpretazione di canzoni da parte dei componenti, ma permette agli studenti di dare vita a testi e arrangiamenti propri.
In particolar modo, un nuovo brano è stato prodotto in occasione del Ro.mens, il Festival per la salute mentale realizzato dal Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Roma 2, con l’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale. Proprio qui, da due anni a questa parte, il coro ha reso noto il nome dell’Istituto Alberti come scuola attenta alla tematica dell’inclusione.
L’evento, giunto alla sua quarta edizione, mira alla sensibilizzazione sui temi della salute mentale. Cerca di abbattere pregiudizi e stereotipi che limitano ogni giorno qualsiasi persona affetta da disagio, che tenta di rapportarsi al mondo esterno. L’obiettivo del festival è portare gli artisti, tramite la musica (Music@Mens) e la fotografia (Fotograf@Mens), a trattare di realtà spesso emarginate dalla società, dandogli ascolto.
Un festival per promuovere un messaggio di accettazione e cura verso le diversità, viste come una ricchezza e non una debolezza. Il fine è di creare una società libera dai pregiudizi, con uno sguardo all’inclusione sociale. Perché ogni individuo merita, nella sua essenza, di essere visto per quello che è, senza nascondersi. Un giovane su due considera la diversità un rischio e non un valore. Per questo bisogna valorizzare l’essere e non l’apparire, perché “da vicino nessuno è normale, la follia è una condizione umana” come diceva lo psichiatra e neurologo Francesco Basaglia, che nel 1978 con la Legge 180 portò alla chiusura dei manicomi.
Music@Mens
Cogliendo l’occasione di questo evento, il coro dell’Istituto Alberti ha partecipato più volte per la sezione Music@Mens del festival. Un modo per portare la propria musica in competizione con altri artisti.
Era lo scorso anno quando, con il loro lavoro intitolato “Leyla”, gli studenti hanno guadagnato il primo posto della competizione con la loro interpretazione. Nel testo era narrata la storia di una ragazza in lotta contro disturbi alimentari, che convive con i problemi quotidiani che la ostacolano. Un inno alle ricerca della speranza per trovare la luce in fondo al tunnel delle trappole mentali. Un’opera compositiva particolarmente apprezzata da giuria e pubblico.

Quest’anno, dato il precedente successo, l’Alberti Sound Lab ha deciso di tornare all’evento raccontando, con il singolo “Pianeti in equilibrio“, la storia di un alieno. Una figura indicativa per trattare della condizione in cui si possono sentire le persone diverse, non accettate dall’ambiente esterno. Il messaggio della canzone era un invito a non far sentire nessuno solo o emarginato, trovando nello stare insieme la gioia di capirsi ed essere accolti. Un testo che ha fatto valere al coro il secondo posto nel contest musicale, dopo la serata al Teatro di Tor Bella Monaca, dove si sono esibiti tutti i dodici finalisti della competizione, facendo ascoltare i propri brani agli spettatori.
Il coro richiesto dal Sindaco
Gli studenti non si sono fermati qui. A seguito della gara canora hanno partecipato alla premiazione presso la Sala Protomoteca del Campidoglio, dove dinanzi a giornalisti, figure ministeriali e funzionari di Roma Capitale i ragazzi hanno cantato la loro composizione, strappando applausi dalla platea.

Lì la loro bravura ha permesso loro di ricevere un invito da parte del Primo Cittadino, il Sindaco Gualtieri, a esibirsi nuovamente in una nuova sede quale la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, ospitante la mostra “La salute mentale, oggi” a cura di Francesco Zizola.
L’esposizione fotografica che, tramite laboratori nei centri di salute mentale di Roma, ha portato degli scatti in primo piano di pazienti e collaboratori. Usando il ritratto come una rappresentazione senza filtri del proprio essere, invitando ad apparire davanti agli altri senza nascondersi. Per imparare a conoscere se stessi. Un percorso di immagini a cui si può contribuire con una foto scattata sul posto dallo staff, che verrà poi appesa insieme alle altre opere della mostra, tra cui quelle presentate al Fotograf@Mens.
Un’esposizione per riflettere su come le differenze si creino solo con i pregiudizi. Poiché di fronte al rullino fotografico è evidente come qualsiasi essere umano provi le stesse emozioni, portando lo spettatore a non essere in grado, infatti, di distinguere pazienti da infermieri o passanti.
Circondati dalle fotografie, i ragazzi dell’Alberti si sono esibiti. A contornare le loro voci le parole del Sindaco di Roma che, complimentandosi con i cantanti provetti per la loro sensibilità verso questi temi, parla del progetto Ro.Mens per la convinzione con cui è sostenuto, per l’importanza di trattare dei disturbi mentali non fermandosi a definirli problemi, ma anche una risorsa da conoscere e affrontare senza escludere nessuno dalla società, promuovendo l’accettazione di se stessi per ciò che si è.

Più di un coro
Così, l’Alberti Sound Lab ha fatto conoscere la sua musica e la sua delicatezza nel trattare tematiche spesso lasciate in secondo piano. Ha cantato con forza e sentimento per portare un messaggio di solidarietà e inclusione.
Un’esperienza formativa e, a tutti gli effetti, da veri professionisti per i ragazzi partecipanti, che si sono cimentati nella scrittura di un testo, nonché nell’arrangiamento di una base strumentale collaborando in luogo di divertimento all’insegna dell’arte canora.

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