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Guy Fawkes Night: “Ricorda sempre il 5 novembre”

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Guy Fawkes era un cattolico inglese che aveva ordito una congiura, con altri dodici uomini, per uccidere Giacomo I d’Inghilterra e far saltare in aria il Parlamento nella notte tra il 4 e il 5 novembre 1605. Una figura storica sicuramente controversa, che nel tempo ha cambiato faccia e significato, fino a rappresentare oggi un simbolo della resistenza contro il malgoverno e la corruzione del potere.

La storia

I congiurati avevano preparato, in una sudicia e lugubre cantina che si estendeva sotto il Parlamento, trentasei barili di esplosivo. Il piano sarebbe stato attuato di notte, per approfittare della seduta plenaria che inaugurava i lavori del Parlamento proprio tra il 4 e il 5 novembre. La Congiura delle Polveri, però, venne svelata da una lettera anonima. Inoltre, il corpo di guardia aveva deciso, già la mattina del 4 novembre, di scendere nella cantina per controllare.

Fawkes non credette alle voci per le quali il piano dovesse saltare, e a mezzanotte andò, come concordato, nei sotterranei, per innescare gli esplosivi. Qui, in pochi minuti, le guardie lo colsero sul fatto e lo arrestarono. Dopo le torture, Fawkes svelò l’intero piano della congiura: uccidere il Re, colpevole di non aver restaurato il cattolicesimo dopo il regno di Elisabetta I.

Lui e gli altri dodici congiurati vennero condannati a morte. Il Parlamento decise di istituire una Festa del Ringraziamento proprio il 5 novembre, che nel tempo assunse il nome attuale di Guy Fawkes Night.

Festeggiamenti

Durante il 5 novembre, nel Regno Unito i bambini andavano in giro con un fantoccio di Fawkes (o del Papa, nei primissimi anni). Chiedevano ai genitori alcuni spiccioli per comprare la legna, così da poter dare fuoco al fantoccio. Quando si gettava tra le fiamme, molti urlavano frasi di scherno o ingiurie, anche se la più famosa era: “No popery!“. Un urlo di battaglia dei protestanti, che volevano manifestare il loro rifiuto al controllo teocratico del Papa e della Chiesa di Roma.

Nel corso dei secoli la pratica cambiò nettamente. Vista la vicinanza con Hallowe’en, i bambini non raccolgono legna per bruciare il fantoccio, né usano travestimenti anticattolici. Ora le contee organizzano spettacoli pirotecnici per la mezzanotte, che illuminano il cielo con la meraviglia dei fuochi d’artificio.

La frase che i media (e non solo) ripetono incessantemente come motto della festa è “Remember, remember, the fifth of November!” (“Ricorda, ricorda, il 5 novembre!“).

La riscoperta degli Anni 90

Nel corso dell’ultimo secolo la figura di Guy Fawkes ha assunto un significato diametralmente opposto. Nel 1842, William Harrison Ainsworth pubblicò il romanzo “The Gunpowder Treason“. In questo lavoro, Ainsworth proponeva una rilettura più umana del personaggio, che da questo momento cominciò ad apparire persino in libri per bambini. Il giornalista inglese aveva cancellato il nesso logico che legava la Congiura delle Polveri, nell’immaginario comune, al più grande atto terroristico sventato nel Regno Unito.

La chiave di lettura che sembrava più popolare era quella di un uomo che aveva preferito sacrificare la propria vita per un ideale, piuttosto che vivere sotto l’egida tirannica e dispotica di un Re. Così, nel corso del tempo Guy Fawkes cominciò a diventare il simbolo di una lotta al malgoverno e alla corruzione. Il difensore degli ideali di libertà e giustizia.

Fino alla pubblicazione della miniserie graphic novel “V per Vendetta” tra il 1982 e il 1985. Alan Moore e David Lloyd, raccontando un futuro distopico fatto di tirannia e oppressione, crearono l’eroe V. Un uomo misterioso e dal passato traumatico che veste una maschera da Guy Fawkes e invita il popolo oppresso a ribellarsi.

L’iconografia di V, e quindi di Guy Fawkes, divenne quindi il manifesto del postanarchismo moderno, come descritto dall’accademico Lewis Call in uno dei suoi testi. Non solo, tutti conoscono la maschera di V per Vendetta che viene indossata dagli hacker di Anonymous.

In Italia e nel resto del mondo, non si festeggia la notte di Guy Fawkes. Nulla vieta però di vedere un bellissimo film come V per Vendetta, trasposizione cinematografica della novel con un superbo Hugo Weaving. Sicuramente, due ore di grande intrattenimento.

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